Sicurezza a TwitchCon: la reazione di Twitch all’aggressione di Emiru e i rischi per i partecipanti

Twitch affronta le ripercussioni di un grave incidente di sicurezza verificatosi durante TwitchCon, evidenziando l'urgenza di implementare miglioramenti significativi e tempestivi.

Il 7 novembre, Twitch ha rilasciato una seconda scusa riguardo alla mancanza di protezione per la popolare streamer Emily Beth ‘Emiru’ Schunk, vittima di un’aggressione durante TwitchCon 2025 a San Diego. Questo evento ha suscitato un acceso dibattito sulla sicurezza delle piattaforme di streaming e sulla protezione degli utenti durante eventi dal vivo.

Durante l’edizione del 2025 di TwitchCon, Emiru è stata molestata e aggredita da un partecipante non identificato durante un incontro pubblico. L’aggressore è stato individuato solo ore dopo l’incidente, lasciando Emiru in una situazione di vulnerabilità. In seguito all’evento, la streamer ha dichiarato in uno dei suoi stream di ottobre di aver sporto denuncia contro l’aggressore, criticando la mancanza di sicurezza e responsabilità da parte di Twitch.

Le reazioni della community e la risposta di Twitch

La reazione della community di Twitch è stata di grande supporto nei confronti di Emiru e del suo team, evidenziando la necessità di un cambiamento significativo. Twitch, dopo aver ricevuto forti critiche, ha emesso un comunicato il 7 novembre riconoscendo il fallimento nella protezione di Emiru e promettendo di donare a organizzazioni non profit che combattono il fenomeno delle molestie sessuali.

Impegni futuri e misure di sicurezza

Nonostante l’impegno di Twitch di donare a enti di beneficenza, molti utenti hanno espresso insoddisfazione, ritenendo che tale gesto non fosse sufficiente a ripristinare la fiducia nel servizio. Alcuni hanno addirittura chiesto le dimissioni del CEO di Twitch, Dan Clancy, per la sua gestione dell’incidente.

Clancy, in un’intervista successiva, ha ammesso di non aver comunicato in modo chiaro riguardo alla situazione di sicurezza durante l’evento. Il CEO ha dichiarato che Twitch rivedrà le proprie politiche di sicurezza per migliorare la protezione degli utenti, ma le risposte sui social media sono state per lo più negative, con molti che ritenevano che Twitch non avesse fatto abbastanza.

La voce di Emiru e il suo impatto sulla piattaforma

Fino ad ora, Emiru non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche riguardo all’incidente e non ha trasmesso su Twitch dal 25 ottobre. La sua assenza ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla protezione dei creatori di contenuti sulla piattaforma. Molti fan e colleghi hanno chiesto a gran voce che Twitch prenda misure concrete per garantire la sicurezza di tutti gli utenti, specialmente durante eventi dal vivo.

La questione della sicurezza su Twitch non è nuova, ma l’aggressione subita da Emiru ha messo in luce le carenze esistenti e ha spinto molti a chiedere un rinnovamento delle politiche di sicurezza. La community sembra unita nel desiderio di vedere cambiamenti reali, ma resta da vedere se Twitch sarà in grado di affrontare queste sfide e riconquistare la fiducia dei suoi utenti.

Scritto da AiAdhubMedia

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