Il futuro incerto della preservazione videoludica

La preservazione dei videogiochi è a rischio. Scopri perché è fondamentale salvaguardare la nostra storia videoludica.

Immagina di accendere la tua console preferita e di non trovare più il gioco che hai amato tanto. È un incubo? Purtroppo, la realtà della preservazione videoludica è proprio questa. Oggi, più che mai, ci troviamo di fronte a un fenomeno allarmante: molti videogiochi, un tempo considerati classici, stanno scomparendo dall’orizzonte, lasciando gli appassionati con un grande senso di perdita. Ma che cosa sta succedendo?

Il fenomeno della scomparsa dei giochi

Negli ultimi anni, la questione della preservazione videoludica ha sollevato un grande dibattito. Gli sviluppatori, con un semplice clic, possono rendere un titolo inaccessibile, eliminando di fatto la possibilità di giocarci. Non stiamo parlando di casi isolati: giochi come Concord e The Crew hanno già subito questa sorte. Ubisoft, ad esempio, ha giustificato la sua decisione affermando che i giocatori non hanno mai realmente acquistato il gioco, ma solo una licenza d’accesso. Una posizione che ha suscitato molte polemiche.

Con l’arrivo di sequel e nuovi titoli come Motorfest, il publisher ha finalmente modificato le sue politiche, eliminando l’obbligo di accesso online. Ma per i giochi ormai scomparsi, il danno è irreversibile. Considerati a tutti gli effetti come “lost media”, questi titoli sono ormai relegati alla memoria collettiva.

Il movimento Stop Killing Games

Il movimento Stop Killing Games ha condotto un’analisi su oltre 700 videogiochi live-service o con obbligo di autenticazione online e i risultati sono sconcertanti: oltre il 70% di questi titoli è sparito per sempre. Questo ci fa riflettere su quanto sia fragile la nostra storia videoludica. Se pensiamo che solo il 30% di questi giochi sia ancora accessibile grazie agli sforzi dei fan e a modifiche apportate dagli sviluppatori, ci rendiamo conto di quanto sia precaria la situazione.

È un po’ come se avessimo una biblioteca, ma solo il 30% dei libri fosse ancora leggibile. E se ci aggiungiamo che il 68,77% dei giochi non ha nemmeno una modalità single player giocabile… beh, la situazione è decisamente preoccupante!

Il problema della preservazione nei giochi single player

Ma non è solo nei giochi online che vediamo questo problema. Anche i titoli single player vivono una sorte simile. Già in passato, esperti del settore hanno messo in luce le percentuali inquietanti riguardanti la preservazione di questi giochi. A mio avviso, è fondamentale che i publisher inizino a considerare la loro storia videoludica con la stessa serietà con cui pensano ai profitti. Altrimenti, ci troveremo a vivere in un mondo dove i nostri ricordi di gioco sono solo un vago lontano ricordo.

Ricordo quando, da ragazzino, passavo ore a giocare a titoli che oggi sono praticamente introvabili. Non sarebbe un peccato vedere altri giochi seguire lo stesso destino? La preservazione non è solo una questione di nostalgia; è una questione di cultura e identità. Finché non ci sarà un cambiamento di mentalità da parte dei publisher, il futuro potrebbe riservarci brutte sorprese.

Una prospettiva futura

Con l’evoluzione del panorama videoludico, è difficile non chiedersi cosa ci riserverà il futuro. La crescente consapevolezza dei giocatori e il movimento per la preservazione potrebbero spingere le aziende a riflettere sulle loro politiche. Forse, un giorno, vedremo un cambiamento reale nella gestione dei diritti e nella distribuzione dei giochi. Magari ci sarà un momento in cui i giochi storici non saranno più considerati solo un prodotto da monetizzare, ma un patrimonio da proteggere.

Finora, possiamo solo incrociare le dita e sperare che i nostri amati titoli non diventino parte della lista dei “lost media”. Rimanere informati e sostenere i movimenti per la preservazione è un passo cruciale. E chissà, magari un giorno potremo rivedere i nostri giochi preferiti brillare di nuovo.

Il mondo dei giochi a meno di 10 euro

Ma non è tutto buio e desolazione! Se cerchi affari, ci sono ancora occasioni interessanti! In questo periodo, molte piattaforme offrono giochi a meno di 10 euro. Un vero affare per chi ama risparmiare! E se sei un amante di titoli come Metro 2033 Redux, che finalmente è diventato gratuito anche su Xbox, non puoi lasciartelo sfuggire.

Infine, ci sono anche voci su Sony che non sembra intenzionata a lanciare una campagna marketing per il prossimo Marathon. Chissà, forse è il segno di un cambio di rotta nel mondo del gaming? Solo il tempo potrà dirlo, ma una cosa è certa: l’industria videoludica è in costante evoluzione e noi siamo qui, pronti a seguirne il corso.

Scritto da AiAdhubMedia

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