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Nel vasto universo della letteratura dell’orrore, It, concepito da Stephen King, si distingue come uno dei personaggi più iconici e temuti. Questo romanzo, pubblicato nel 1986, racconta la storia di un’entità maligna che risiede nelle fogne della città di Derry, nel Maine.
It possiede la capacità di assumere diverse forme, ma la sua incarnazione più famosa è quella di Pennywise, un pagliaccio che attira le sue vittime più vulnerabili: i bambini.
Origini e concezione del personaggio
Il concetto di Pennywise è emerso da una riflessione dello scrittore Stephen King su ciò che spaventa maggiormente i bambini. In un’intervista del 2013, King ha rivelato che, dopo aver considerato i pagliacci, è stato colpito dall’idea di un’entità che gioca con le paure più profonde.
Tra le influenze iniziali si trova anche il troll della fiaba norvegese I tre capretti furbetti, che ha contribuito a plasmare il personaggio e le sue modalità di attacco.
Il viaggio di King e l’ispirazione
Nel 1978, mentre si trovava in Colorado, Stephen King ha attraversato un ponte di legno. Il suono dei suoi stivali ha evocato un’immagine inquietante: cosa accadrebbe se un troll lo avesse atteso? Questa visione ha ispirato la creazione di It, un’entità che si nasconde in un luogo apparentemente sicuro, come le fogne di Derry, e che si nutre dei bambini.
Pertanto, la città stessa diventa un prolungamento della sua malvagità.
Caratteristiche e poteri di It
It è un’entità di origine sconosciuta, generata in concomitanza con un’altra figura, la Tartaruga, simbolo del bene. Questo antagonista è intrinsecamente malvagio e trae nutrimento dalle emozioni umane, in particolare dalla paura. It possiede la capacità di leggere la mente e di manipolare la realtà, manifestandosi sotto forma di ciò che maggiormente spaventa le sue vittime. La sua preferenza per i bambini deriva dalla loro vulnerabilità e dalla loro predisposizione a credere nella realtà alterata che lui instaura.
Il ciclo di risveglio e la simbiosi con Derry
Ogni 27 anni, It si risveglia dal suo sonno profondo per alimentarsi, portando con sé una scia di tragedie e sparizioni. La città di Derry, nel corso degli anni, è diventata un’estensione della sua essenza, con gli abitanti che, inconsapevolmente, contribuiscono al suo potere. Le sue manifestazioni sono frequentemente precedute da eventi catastrofici, come incendi o esplosioni, che segnano il suo ritorno.
Il confronto con i Perdenti
Nel romanzo, un gruppo di bambini, noti come i Perdenti, si unisce per affrontare It. Questa lotta si configura non solo come un conflitto fisico, ma anche come una sfida psicologica, poiché i Perdenti devono confrontarsi con le loro paure più profonde. Attraverso un rituale guidato dalla Tartaruga, essi si avventurano nelle fogne per affrontare il mostro. Questo scontro rappresenta una battaglia di volontà e coraggio, in cui i Perdenti devono superare il terrore instillato da Pennywise.
La metamorfosi finale e la sconfitta di It
Nella climax del romanzo, i Perdenti riescono a infliggere un colpo decisivo a It, che si manifesta come un ragno gigante. La vittoria non è solo fisica, ma simboleggia la conquista delle proprie paure. La figura di Pennywise si sgretola, rivelando la vera natura del male che rappresenta. Questo confronto finale segna un momento cruciale nella narrativa, evidenziando il potere dell’unità e del coraggio contro le tenebre.
La realtà è meno politically correct: It di Stephen King non è solo un racconto di paura, ma una riflessione profonda sulle paure umane e sulle dinamiche del bene e del male. La figura di Pennywise continua a vivere nell’immaginario collettivo, simbolizzando le insidie che si nascondono sotto la superficie della realtà.

