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Il caso del nuovo impianto a Iragna
Il Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) ha emesso una sentenza importante riguardo alla costruzione di un impianto di miscele bituminose a Iragna. Con la sentenza del 29 aprile, i giudici hanno accolto parzialmente il ricorso di una ditta del Luganese, annullando le decisioni precedenti del Consiglio di Stato e del Municipio di Riviera, che avevano negato la licenza edilizia per il progetto. Questo sviluppo segna un nuovo capitolo in una controversia che dura ormai da anni.
Le implicazioni della sentenza
Con l’annullamento delle decisioni precedenti, l’Esecutivo di Riviera è ora obbligato a riesaminare la richiesta di costruzione presentata dalla ditta, risalente a quattro anni fa. I dubbi sollevati dalle opposizioni, tra cui quella di un’impresa nel settore della lavorazione del granito, devono ora essere considerati alla luce delle nuove disposizioni. È interessante notare che, secondo le informazioni disponibili, né la ditta né le opposizioni pare abbiano intenzione di appellarsi al Tribunale federale, il che suggerisce una possibile apertura verso il progetto.
La questione della pianificazione territoriale
Il Governo e il Municipio avevano espresso preoccupazioni riguardo alla compatibilità del nuovo impianto con le normative vigenti nella zona di pianificazione, adottate nell’agosto 2019. Queste normative miravano a riqualificare le aree produttive, e il progetto del nuovo impianto sembrava contraddire tali obiettivi. Tuttavia, con la recente sentenza del TRAM, si pone ora la questione se le nuove norme pianificatorie possano favorire la realizzazione dell’impianto o se porterebbero a ulteriori complicazioni.
Un nuovo impianto e le sue caratteristiche
Il progetto prevede la costruzione di un impianto di produzione di miscele bituminose, un capannone per il granulato d’asfalto riciclato, e altre strutture necessarie, come officine e sistemazioni esterne. La ditta giustifica la necessità di questo nuovo impianto con l’obiettivo di adeguare l’attività alle moderne tecnologie e alle esigenze del mercato. Non solo il nuovo impianto sarebbe più efficiente dal punto di vista energetico, ma aumenterebbe anche la percentuale di materiale riciclato previsto nelle miscele, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.
La storia della richiesta di costruzione
La ditta ha una lunga storia di richieste di costruzione per l’impianto di Iragna. Negli anni, ha cercato di ristrutturare l’esistente, ma tutte le richieste sono state respinte. Nel maggio 2021, la ditta ha presentato una nuova domanda, accompagnata da un rapporto di impatto ambientale, ma ha dovuto affrontare ulteriori opposizioni. La decisione finale del Governo nell’ottobre 2023 ha confermato il rifiuto della licenza edilizia, ma ora la sentenza del TRAM cambia le carte in tavola.
Prospettive future per il progetto
Con la rimozione delle vecchie restrizioni di pianificazione, il Municipio di Riviera, guidato dal sindaco Cristiano Triulzi, si è detto disponibile a esaminare nuovamente il progetto, tenendo conto delle nuove normative che potrebbero emergere. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità non solo per l’azienda, ma anche per la comunità locale, che potrebbe beneficiare di un impianto più moderno e sostenibile. Tuttavia, rimane da vedere quali saranno le decisioni successive e come le diverse parti coinvolte reagiranno a questa nuova fase del processo.