Censura nei videogiochi: la verità su Nier: Automata e i suoi personaggi

Rumori di censura in Nier: Automata? Scopriamo insieme cosa c'è di vero.

Hai mai sentito parlare di censura nei videogiochi? È un tema caldo, e nel caso di Nier: Automata, sembra che i rumor si siano scatenati come un gruppo di gatti in una scatola di cartone. Ma cosa c’è di vero? In un recente chiarimento, il team di sviluppo ha voluto mettere a tacere le voci sulla presunta censura dei personaggi, in particolare della famosa 2B, un’eroina che ha conquistato il cuore di molti giocatori. Ma andiamo con ordine!

Il design di Nier: Automata

Nier: Automata è un titolo che non si nasconde dietro a un dito quando si parla di personaggi affascinanti. La protagonista, 2B, è diventata un’icona per il suo design accattivante, che però non è affatto eccessivo. Recentemente, è emerso un rumor secondo cui Square Enix avrebbe censurato alcuni aspetti del design per adattarsi agli standard occidentali. Ma il produttore Yosuke Saito e il director Yoko Taro hanno deciso di fare chiarezza, affermando che queste affermazioni sono infondate e frutto di un malinteso traduttivo.

La questione della traduzione

È curioso come una semplice frase possa generare tanto scalpore. Saito ha spiegato che la confusione deriva da una traduzione errata del giapponese all’inglese. La frase in questione conteneva una doppia negazione, un vero rompicapo anche per i più esperti. Saito ha fatto notare che mentre alcuni elementi possono essere considerati accettabili in Giappone, in Occidente potrebbero risultare problematici. Ma attenzione, questo non significa che ci sia stata una volontà di censurare il design dei personaggi!

Scelte stilistiche e visione creativa

Parlando dell’estetica, Taro ha sottolineato una scelta stilistica ben precisa: mentre nel sci-fi occidentale abbondano i soldati in stile marine, il team ha voluto prendere una direzione opposta, optando per abiti ispirati al gotico e al lolita. Questo approccio distintivo è ciò che rende Nier: Automata un gioco unico nel suo genere. Saito ha anche spiegato che ci sono limiti etici e morali che il team cerca di rispettare, definendo ciò che è accettabile per il pubblico. Insomma, non si tratta di censura, ma di una questione di buone maniere, per così dire!

Il punto di vista di Taro sulla sensualità

In un’intervista, Taro ha anche rivelato di non sentirsi affatto infastidito dai personaggi sexy. Anzi, ha espresso una certa nostalgia per i cosplayer di Nier: Automata, lamentando la loro scomparsa e il passaggio a titoli come Goddess of Victory: NIKKE. Quindi, non è affatto una questione di censura, ma piuttosto di come vengono interpretati i personaggi e il loro appeal nel contesto attuale.

Scritto da AiAdhubMedia

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